Come apparirà il cielo dalla Terra prima della collisione con Andromeda
Non che non si sapesse già, ma solo oggi i mezzi d’informazione
hanno dato risalto, anche per i non addetti ai lavori, al mega-botto che avverrà tra
qualche miliardo di anni, quando la nostra Via Lattea si scontrerà con la
galassia di Andromeda.
Qualcuno ricorderà che in un post di qualche tempo fa mi
ero soffermato sugli incredibili moti a cui siamo sottoposti come abitanti del
piccolo pianeta periferico chiamato Terra, dei quali il più titanico è quello
che ci spinge, insieme al Sole e a tutte le altre stelle della nostra galassia,
verso un destino solo in parte conosciuto.
Certo, ci vuole tempo, tanto tempo, benché le velocità in
gioco siano mostruose. La nostra galassia si muove a più di 2.000.000 di Km/h,
Andromeda a “soli” 400.000 Km/h, il che produce un moto combinato di
avvicinamento di 100-200 Km al secondo. Ma le distanze in gioco sono talmente
inimmaginabili che ci vorranno miliardi di anni.
Ma vediamo i protagonisti dello scontro:
Andromeda, clicca per ingrandire
Via Lattea, rappresentazione artistica
Andromeda dista da noi 2.5 milioni di anni luce, detto in
Km 23.657.500.000.000.000.000, e ha un diametro di circa 220.000 anni/luce, all’incirca
il doppio della Via Lattea, ma una massa complessiva minore. Ambedue sono
galassie a spirale; quasi perfettamente circolare la Via Lattea, mentre Andromeda
è ellittica.
Tutt’e due queste belle famigliole sono formate da alcune centinaia di
miliardi di stelle; in particolare ce n’è una nella periferia della Via Lattea,
una comunissima stella medio-piccola, attorno alla quale ruota un pianeta dal
quale sto scrivendo. A proposito, tanti saluti dalla Terra.
Le probabilità che in Andromeda ci sia una stella attorno
alla quale giri un pianeta da dove un altro blogger sta scrivendo la stessa
cosa non sono zero, e tanto mi basta.
Ma veniamo allo scontro. Innanzitutto una brutta notizia
(o buona?): nessun essere umano lo vedrà. Primo, perché
quando avverrà la Terra sarà stata già bruciata dall’espansione del Sole (delle
stelle che si espandono e poi esplodono abbiamo parlato qui); secondo, perché la
specie umana si sarà già estinta da molto molto tempo.
Quale catastrofica fine faranno le stelle che compongono
le due galassie? Molto probabilmente nessuna. Le distanze tra le stelle di ogni
galassia sono talmente grandi che le due galassie si compenetreranno l’una nell’altra senza collisioni, per poi formare una galassia unica più grande.
Per dare un'idea di quanto siano distanti tra di loro le stelle all'interno di una galassia, prendiamo il caso di Proxima Centauri, la stella più vicina a noi. Se il Sole fosse una pallina da ping-pong in cima alla Torre Eiffel, Proxima Centauri sarebbe una lenticchia a Berlino. Si può capire che nella collisione tra due galassie le probabilità che due stelle si scontrino sono trascurabili.
Ecco una simulazione scientifica di quello che avverrà,
notate come dopo il primo scontro le due galassie continuano a rimbalzarsi
addosso per effetto della reciproca attrazione gravitazionale:
Adesso prendete il vostro gatto e osservatelo. Lui tutto questo non lo sa e noi invece possiamo saperlo. Tutto ciò che lui sa gli basta e non fa domande. Non impara, noi possiamo imparare sempre.
Miao!!! :-)
RispondiEliminaStamattina guardavo appunto il mio gatto e invidiavo il suo totale disinteresse per quanto gli sarebbe potuto capitare da lì a qualche secondo. A lui bastava soltanto sapere se in quel preciso istante stava bene o no.
RispondiEliminaChe invidia! Nè passato nè futuro, nè ricordi nè ansie, nè pallina da ping pong sulla torre Eiffel nè lenticchia a Berlino. In più, ogni momento buono catturato per godere.
Sarà un caso che sono due donne-gatte e pure parenti?
RispondiEliminahei cos'hai contro i gatti! haha sono un fan e devo ricordarmi di sto blog, pensa che nello stesso giorno ho avuto un avventura con un bombo e ho scritto un articolo sull'ignoranza e sull'arroganza e sono finito a leggermi racconti di Socrate! Poi son finito qui! haha ti do' un link su una pagina che ho qui http://www.gsx1.com
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