Lo stadio Camp Nou di Barcellona (clicca per ingrandire)
Di
questi tempi è meglio che pensiamo ad altro.
Io
sto pensando che il 7 dicembre sarò a Barcellona e lì devo
assolutamente fare una cosa: visitare il mitico stadio Camp Nou.
Passione
calcistica? Non è per quella.
Io
allo stadio Camp Nou devo andarci per fare un gioco: devo immaginare.
Guarderò
com'è fatto un luogo dove possono stare sedute 100.000 persone,
scorrerò il mio sguardo su centomila sedie vuote e poi...
E
poi comincerò a riempire le sedie; quanto a immaginazione non sono
secondo a nessuno e mi riuscirà facile.
Immaginerò
che le sedie siano numerate da 1 a 100.000 e io mi siederò al
penultimo posto, n. 99.999. Alla mia sinistra, all'ultimo posto, n.
100.000, sarà seduto uno dei miei figli. Alla mia destra, n. 99.998,
sarà seduto uno dei miei genitori. A sua volta, il mio genitore avrà
alla sua destra un suo genitore, uno dei miei nonni, e così via, di
generazione in generazione fino al posto n. 1.
Sapete
quanto tempo fa si è seduto qualcuno al posto n. 1? Circa tre
milioni di anni, quella che sembra essere più o meno l'età della
specie umana.
Guarderò
lo stadio gremito di tutta la nostra storia, so già che mi commuoverò e poi farò alcune
considerazioni:
- solo le persone sedute agli ultimi 2 posti sanno cos'è un telefonino;
- solo quelle agli ultimi 4 posti sanno cos'è un'automobile;
- agli ultimi 7 posti sanno cos'è un'industria;
- agli ultimi 14 posti sanno che la Terra non è piatta;
- agli ultimi 67 posti sanno chi è Gesù;
- agli ultimi 86 posti sanno cos'è la piramide di Cheope;
- agli ultimi 250 posti sanno cos'è la scrittura;
- agli ultimi 1300 posti sanno cos'è un graffito.
Delle
persone sedute dal posto n. 1 al posto n. 98.700 non sappiamo nulla.
Solo
pochissime evidenze ci dicono che intorno al posto 46.000 qualcuno
aveva imparato a controllare il fuoco, ma tutto il resto lo possiamo
solo ipotizzare, e sì che si tratta del 99% delle generazioni che ci
hanno preceduto!
E
poi c'è il posto n. 1. Chi era costui?
Se
lo vedessimo oggi, non potremmo fare a meno di pensare che si tratta
di uno scimmione e mai lo comprenderemmo nella cerchia degli umani.
Eppure
lo era. Anche se non parlava, aveva fatto il passo più grande della
nostra storia: si era alzato in piedi e aveva guardato avanti. Poi
aveva alzato un braccio e indicato l'orizzonte a suo figlio, il primo
insegnamento.
A
quell'orizzonte, alla fine del mondo, bisognava arrivarci, andare a
vedere. Perché?
Perché
era nata la più meravigliosa e pericolosa creatura della storia
della Terra, con la capacità di scegliere se essere meravigliosa o
pericolosa.
Da
un po' abbiamo scelto di essere pericolosi ma possiamo sempre usare
il nostro libero arbitrio per ravvederci.
MI
viene di pensare a volte che abbiamo ricominciato a guardare a terra,
non più avanti. Andare al Camp Nou potrebbe far bene a tutti.
Vogliamo
costruire uno stadio più grande o la finiamo qui?