Non è che uno, ripensando con pena all’era del Nanostatista di Arcore, possa andare in avanti in eterno a dire “sì, ma se pensiamo a quello che c’era prima, Monti va benissimo”.
Tutti noi normo-pensanti l’abbiamo detto e l’abbiamo accettato come cura, ma poi uno si aspetta che, oltre a riguadagnare la stima in Europa (ma non era difficile, bastava rimuovere la vergogna), un governo che voglia davvero svoltare cerchi di riguadagnare la stima del popolo. Ma non sta avvenendo.
Archiviati (sicuro?) i diciott’anni di immondizia governativa, io vedo che:
non ci si appresta a revocare nessuna delle leggi ad schifezzam. La ministra della giustizia ha appena affermato che “la prescrizione non è una priorità”. E’ invece una priorità svuotare le carceri, ma soprattutto evitare che si riempiano di corruttori e corrotti. I morti di fame continueranno a entrarci.
I poteri forti stanno molto bene. A che serve liberalizzare l’apertura dei negozi se non a favorire le grandi catene che possono permettersi di restare aperte 24 ore su 24 e a deprimere ancora di più il piccolo commercio?
Privilegi della casta: voi avete visto qualcosa?
Le banche stanno molto bene. Lo spread scende e la depressione del cittadino sale. Ci vorrebbe un indicatore di quest’ultima che sia oggetto della stessa attenzione della stampa per il differenziale Bund-BTP.
Le banche stanno molto bene. Lo spread scende e la depressione del cittadino sale. Ci vorrebbe un indicatore di quest’ultima che sia oggetto della stessa attenzione della stampa per il differenziale Bund-BTP.
Nessuna svolta all’orizzonte sulla Torino-Lione. Un’opera che è stata ampiamente dimostrata inutile e dannosa resta prioritaria come prima. Assistiamo da una parte a una protesta civile, dall’altra all’uso spregiudicato del manganello.
La voce dei partiti si è spenta, ma non quella della Lega. Nessuna reazione del governo alle bossate, alle calderolate e alle maronerie, consentite oltre ogni misura. Ecco un ambito dove sarebbe necessario il manganello.
Alle proteste dei ricchi (evasori, farmacisti, imbroglioni di ogni risma) non fa eco la protesta unitaria degli operai: è frammentaria, orientata al caso particolare, perché non rappresentata da nessuno. Un sindacato, la Fiom, è di fatto fuori legge, benché la Costituzione affermi il contrario.
Sempre più campo libero al disinvolto Marchionne: l’altro giorno il Wall Street Journal si è chiesto “una Maserati resta una Maserati anche se prodotta a Detroit?”. Il pericoloso giornale comunista ha dato voce ai dubbi che sarebbero dovuti nascere a Roma, non a New York.
Non c’è stata una parola chiara da parte del governo sul sacrosanto rispetto dei referendum: l’acqua pubblica è ancora in pericolo e, vedrete, anche il nucleare. Veronesi è in naftalina, pronto alla riesumazione.
Legge elettorale, non se ne parla. O meglio, se ne parla a sproposito. Vuoto normativo se si fosse fatto il referendum? 115 costituzionalisti hanno detto e sottoscritto che non è vero.
Che fine ha fatto la famosa proposta di legge popolare sul parlamento pulito sostenuta da Grillo? 350.000 firme del 2007 aspettano di essere onorate. Ma anche qui tutto tace. Monti, Napolitano, la dite una parolina?
Sicuramente ho dimenticato tante cose, ma forse tutte si possono riassumere in una sola: il popolo esiste, sta sempre peggio, e merita un rispetto dimenticato.
Monti ha un solo modo per dimostrare che sta sulla stessa barca del popolo: che torni a bordo, cazzo!