sabato 11 febbraio 2012

Cronache da altri mondi

La sagoma del lago Vostok in un’immagine satellitare

Prima che lo dica il cretino nazionale a Kazzenger lo dico io, cretino periferico: sulla Terra ci sono gli extraterrestri.
Si tratta dei microrganismi che si presume abitino nel lago Vostok, sotto il ghiaccio sempiterno dell’Antartide. Il lago è stato scoperto verso la fine del secolo scorso, si trova proprio al di sotto della stazione Vostok, nata per ricerche climatologiche, e sarà al centro dell’attenzione scientifica per i prossimi decenni, se manterrà quello che promette: la scoperta di organismi che non hanno mai avuto contatto con l’atmosfera terrestre. Con buona ragione possiamo chiamarli extraterrestri.
“Mai” è una parola grossa, l’isolamento dura “solo” da 15-20 milioni di anni (o 150-200 mila secoli, fa più effetto, vero?). Un periodo che ci autorizza a supporre un cammino evolutivo molto diverso dal nostro, anche tenendo conto delle caratteristiche dell’acqua del lago: una concentrazione di ossigeno cinquanta volte più alta dei laghi che conosciamo.

Dov’è e com’è fatto? Intanto localizziamolo sulla superficie dell’Antartide:


Proprio in corrispondenza del lago, sulla superficie della crosta di ghiaccio, è stata misurata la temperatura più bassa sulla Terra: -89,4 °C, che in quel punto, a causa dei venti, conduce a una temperatura percepita di -150 °C. Freschetto.
Il ghiaccio al di sopra del lago è spesso circa 3.600 metri, mentre il lago stesso ha una profondità di 700 metri, è lungo circa 250 Km e largo 50, e contiene più di 5.000 Km cubi di acqua dolce.
Mentre in superficie (del lago, non della crosta superiore) l’acqua ha una temperatura vicina a 0 °C, sul fondo del lago raggiunge i 30 °C, con tutta probabilità a causa di una o più sorgenti geotermiche che fuoriescono in quel punto. Ecco la struttura in sezione:

(clicca per ingrandire)

E’ proprio di questi giorni la notizia che i ricercatori russi hanno completato la trivellazione della crosta di ghiaccio e sono arrivati all’acqua. Prossimamente un gruppo internazionale si occuperà di raccogliere campioni d’acqua del lago, utilizzando un protocollo di ricerca che è in via di definizione. Il prelievo va fatto con molta prudenza per evitare contaminazioni in tutt’e due i sensi.

A proposito della vita che si sviluppa negli ambienti più inospitali che possiamo immaginare, guardate questa foto:


Si tratta di una sorta di gamberetto che si è attaccato al cavo di trivellazione durante un’altra perforazione, sempre in Antartide ma in un altro punto, a circa 200 metri di profondità. Non è meraviglioso? Che troveremo sotto altri tre chilometri e mezzo di ghiaccio?

Quello che sarà trovato avrà una grande influenza sulla ricerca della vita nel sistema solare. Le condizioni chimiche, geologiche e climatiche del lago Vostok, sono molto simili a quelle che esistono su Europa, il più piccolo dei satelliti galileiani di Giove, candidato n. 1 per la presenza di vita al di fuori della Terra. Europa ha una quantità d’acqua allo stato liquido, al di sotto della crosta ghiacciata, superiore a tutta quella che c’è nei nostri oceani, per una profondità di circa 100 Km:


In natura non esiste acqua senza vita. Non è mai stata trovata, neanche dove l’acqua risulta con tutta evidenza inadatta a ospitarla. E’ il caso delle sorgenti idrotermali che abbiamo in mezzo all’oceano Atlantico, dove l’ambiente è impossibile: saturo di zolfo, senza luce e apparentemente senza cibo. Più di trecento specie animali sono state scoperte in quest’inferno: nascono, fanno l'amore e muoiono come noi. La vita è troppo forte per arrendersi davanti a un po’ di zolfo.
       
Non c’è nessuna ragione al mondo perché il lago Vostok e Europa debbano fare eccezione.
Sono passate solo poche decine di anni da quando i libri di scuola recitavano “la Terra è l’unico pianeta del sistema solare adatto a ospitare la vita” e siamo adesso lontanissimi da questo teorema ormai preistorico.
La probabilità, ammette qualunque scienziato, è molto alta. Ci manca solo l’evidenza, ma non c’è da aspettare molto.   

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