sabato 7 aprile 2012

Te lo do io l'oroscopo

Margherita Hack sull'astrologia, 1989

Qualche giorno fa leggicchiavo qua e là un libro di igiene alimentare e mi stavo alquanto interessando all’equilibrio acido-basico dell’organismo quando mi sono imbattuto in quest’affermazione: “naturalmente ogni individuo elabora le sue sostanze vitali e produce la sua energia in base a tante variabili personali, per esempio il proprio segno zodiacale”.
Chiuso il libro, che ovviamente non sarà mai più riaperto, mi sono detto che dovevo scrivere qualcosa su questa micidiale pseudo-scienza che è l’astrologia.  

Non conosco nessuno che non abbia mai letto il suo oroscopo, e non c’è niente di male a divertirsi un po’. Tutti noi ci divertiamo ad assistere a uno spettacolo di magia sapendo che non c’è nulla di vero. Tutt’altro è crederci davvero, e tutt’altro è abusare della credulità popolare facendoci dei soldi. Il peggio è assistere alla lettura dell’oroscopo su radio e TV di stato, pagate dai contribuenti, che rinunciano totalmente alla loro funzione educativa per seguire solo leggi di mercato.

L’influenza degli astri sulla nostra vita è storia antichissima e perfettamente in linea con uno stato del sapere primordiale. Scusabile, come dice Margherita Hack nel filmato, se non si conoscono la natura e le distanze delle stelle; ridicola, allo stato attuale delle conoscenze.
Partiamo dalle costellazioni: ho già detto tempo fa qui che la nozione di “sfera celeste”, seppure utile per la localizzazione degli astri, c’induce nell’errore di considerare le stelle tutte su uno stesso piano. Di più, quando parliamo di costellazioni, le apparenti figure mitologiche che spuntano dal cielo come se questo fosse un foglio bi-dimensionale sono un inganno inventato dall’uomo, quell’uomo che migliaia di anni fa guardava con stupore e timore al cielo.
Prendiamone una a caso, la Bilancia: le stelle principali sono quattro, distanti dalla Terra rispettivamente 160, 77, 292 e 195 anni luce. Sulla ingannevole sfera celeste possiamo tracciare delle linee rette che le congiungano, formino una figura e ci diano l’impressione che queste quattro stelle siano vicine tra di loro, abbiano qualcosa in comune.
Ma oggi noi sappiamo che in realtà le distanze tra queste quattro stelle sono enormi, dell’ordine di decine e centinaia di anni luce. Per capire meglio di che grandezze distanze stiamo parlando, ricordiamo che il Sole dista da noi 0.000016 anni luce e che Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra dopo il Sole, è distante 4,2 anni luce.  
E quelle quattro stelle sono anche nate in momenti diversi dello sviluppo della nostra galassia, sono molto distanti nel tempo. Non hanno nulla in comune, non sono in grado d’influenzarsi a vicenda a causa delle rispettive distanze, figuriamoci se possono influenzare alcunché di ciò che accade sulla Terra.

Per citare ancora la Hack:
Gli astri sono troppo lontani per poterci influenzare. Che possa esistere un’influenza di qualche tipo di cui, beninteso, io non sono al corrente, sul carattere di chi nasce in un periodo dell’anno piuttosto che in un altro, forse, e sottolineo forse, potrebbe anche essere. Ma le stelle di sicuro non c’entrano nulla. L’astrologia è pura superstizione. Chi sostiene che le stelle possano esercitare una qualche influenza su di noi, non sa evidentemente a che distanza si trovano dal nostro pianeta.
Sarebbe come dire che la terra esercita un’attrazione gravitazionale su una formica, ma che anche la formica la esercita sulla terra. Ciò in realtà è vero, ma si può ben capire che l’attrazione della formica nei confronti della terra è irrilevante.

E adesso faccio anche il bacchettone ricordando ai cattolici che l’astrologia, come qualunque altra superstizione, è contraria al primo comandamento: “non avrai altro Dio all’infuori di me”. Gatto nero o oroscopo, stessa cosa.
Il premio Nobel per la chimica Irving Langmuir ha definito “scienza patologica” quel complesso di idee di cui “non ci si riesce a liberare”, anche molto tempo dopo essere state dichiarate erronee dalla scienza.
Quelle idee sono un male di cui, ahinoi, all’uomo piace ammalarsi.   

8 commenti:

  1. Margherita Hack è una donna intelligente, purtroppo meno seguita del Mago Otelma, temo. L'astrologia è un business che impera sull'ignoranza inconsapevole di tanti. In questo io vedo il fallimento della scuola, in generale. La scuola avrebbe il solo compito di formare cittadini. Invece non ce la fa. Purtroppo dobbiamo fare i conti con saltimbanchi e burattinai, esistono persone che si sono fatte gabbare dal mago Oronzo do Nascimiento e hanno riempito di denari lui e Vanna Marchi. Queste persone hanno diritto di voto, nonostante tutto. Ed è per questo che il mondo va a rotoli...

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    1. I maghi, gli oroscopi, le foglie di tè ... tutto ciò esiste e resiste perché è confortante affidarsi a qualcosa di superiore che ci aiuta o ingiustamente ci maltratta ma che non dipende da noi: niente responsabilità, niente fatica, niente sensi di colpa se falliamo e la rassicurante idea che, quando ci va bene, è perché qualcosa di buono ci protegge. Forse ci vorrebbe solo più coraggio.

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  2. Si siete proprio ignioranti l'astrologia funziona

    http://www.astrologiainlinea.it/grafica/form_input/Indice_IP.htm

    e Ciro Discepolo è il suo Vate.

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  3. Bell'articolo, è molto ben scritto, peccato che si basi su un equivoco, l'astrologia non si occupa delle stelle.

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  4. Basta aprire un giornale e leggere le date d'inizio di ciascun segno, ed in particolare quelle del segno dell'Ariete e della Bilancia, e quelle del Cancro e del Capricorno. Le prime sono le date degli equinozi e le seconde quelle dei solstizi.

    Cosa c'entrano gli equinozi e i solstizi con le stelle?

    NULLA.

    Gli equinozi e i solstizi dipendono esclusivamente dall'orbita della Terra e dalla diversa posizione che assume il Sole rispetto all'orientamento dell'asse di rotazione terrestre.

    Se per assurdo sparissero tutte le stelle dell'universo (eccetto il Sole), i segni zodiacali continuerebbero ad esistere perché non hanno nulla a che fare con le stelle.

    I segni zodiacali sono un fenomeno locale interno al sistema solare, e non hanno nulla a che vedere con le costellazioni omonime.

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  5. Nessuna replica?

    Si vede, che ho colpito nel SEGNO!

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