martedì 7 settembre 2010

Creazionismo: un delitto


Non c'è nulla di scientifico nel cercare indizi che si pieghino a dimostrare una tesi "vera" in partenza, quella della creazione. La ricerca scientifica procede per ipotesi che possono risultare verificate o non verificate, non è al servizio di presunte verità accettate in senso fideistico.
I creazionisti stanno tentando di usare la scienza non per dimostrare la veridicità della creazione, ma per dimostrare la falsità della teoria dell'evoluzione in quanto "nemica" della "verità" creazionista. Purtroppo con qualche successo, dovuto alla facile presa che hanno le teorie sballate su una diffusione della conoscenza scesa al di sotto del livello di guardia. 

Invece la domanda delle domande è ancora, per fortuna, senza risposta. Più conosciamo, più questo senso di abisso dell'ignoto si accresce. Di fronte a questo smarrimento occorre la grande virtù dell'umiltà, quella che ci fa scegliere la strada del "non lo so" piuttosto che trovare immediate e facili soluzioni teiste.
Supponiamo, per assurdo, che la teoria figlia di Darwin sia un giorno scientificamente e clamorosamente smentita. Questo non vuol dire che saremo costretti ad accettare la tesi creazionista ma solo che sarà necessario intraprendere un’altra strada. Questa è la Scienza con la S maiuscola, quella che non si arrende.
Invece la creazione è una ricetta preconfezionata che umilia le capacità speculative dell'uomo, fornendo delle certezze in cui si può solo avere fede. Ragionarci su è del tutto inutile. Questo è il modo per uccidere la ragione, la curiosità, la ricerca, la fantasia. Un delitto.

E quando penso alle responsabilità degli educatori, non mi riesce d'immaginare un modo peggiore per stimolare la crescita del pensiero. Non è infatti la certezza ma il dubbio l'humus dove si avvera lo sviluppo del pensiero umano, inteso nella più ampia accezione: filosofia, scienza, arte e, non ultima, la religione. Quando un educatore risponde "non lo so" all’ultimo perché, apre un’infinità di vie, non chiude la pietra tombale della certezza. E potrà percorrere quelle vie con quegli allievi che hanno bisogno di sapere, non di una morte precoce del pensiero.    

1 commento:

  1. NON SO e non capisco perché l’evoluzionismo sia nemico di Dio. A me piace credere che Dio c’è e mi piace credere di essere il frutto di una lunga e lenta evoluzione della mia specie!
    Mi sembra del tutto ragionevole immaginare che Dio abbia iniziato la sua creazione da forme di vita elementari per poi lasciare che si sviluppassero a seconda delle esigenze “naturali”. Mi è utile essere ottimista e credere che con la morte le mie cellule, i miei geni evolveranno in altre forme di vita mentre il mio spirito andrà ad accrescere il GRANDE NUCLEO di sapienza, conoscenza, esperienza e, soprattutto, amore che sta da qualche parte nel cielo J
    Per favore ditemi perché, per essere cristiana credente, io dovrei diventare creazionista.

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