venerdì 15 luglio 2011

Dichiarazione anticipata di trattamento - Una legge contro l'uomo


Cara Binetti,

lo so, tu porti il cilicio, ma perché vuoi renderlo obbligatorio per tutti?
Lo sai che gli emendamenti proposti da voi integralisti cattolici alla DAT sono contrari non solo alla Costituzione (art. 32) ma anche alla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo e alla Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici (diritto all'auto-determinazione)?

Sì, lo sai. Il fatto è che dovevi vendicarti del caso Englaro, bloccare ogni possibile scappatoia dalla sofferenza a te tanto cara. E così hai partorito una legge contro l'uomo, contro la dignità, contro la libertà.
Ma sai anche che hai sfornato una legge contro la Chiesa? Forse non ricordi tanto bene il Catechismo? Te lo ricordo io (puoi cliccare anche qui):

2278 L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all' “accanimento terapeutico”. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.

Come la mettiamo? E' vero, dimenticavo: durante il caso Englaro anche i tromboni in tonaca facevano finta di aver dimenticato il Catechismo. Quindi puoi ignorarlo anche tu.

Ma dato che sei medico, forse t'interesserà conoscere che cosa è raccomandato ai medici dalla loro federazione in Svizzera: clicca qui.
Come vedi la dichiarazione anticipata è vincolante e prioritaria per il medico, e non c'è "sondino di stato" che tenga.  
Che dire poi del formulario per la dichiarazione, veramente sorprendente: qui.
Io mi sento libero quando leggo che posso decidere questo:

“Lo stato di presenza cosciente e la capacità di comunicare sono per me più importanti di un alleviamento ottimale di dolori e di altri sintomi.”

E ancora più libero quando leggo che posso sottoscrivere questo:

“Non acconsento a un apporto artificiale di liquidi e all’alimentazione artificiale (mediante sonda gastrica, infusione, impianto chirurgico di una sonda per l’alimentazione) a tempo indeterminato.”
  
E che questa mia volontà sarà rispettata indipendentemente da quello che pensano i medici, i quali non possono che sottostare ad essa.

E tu invece come ti senti quando leggi di queste regole dei senza-Dio? Quando parti per una crociata contro la Svizzera?
Sai, qui le Binetti sono condannate a sgranare il loro rosario in triste solitudine; sarebbe ora di liberarle e consentire anche a loro di emendare le leggi. Non ti pare?
Al Santo Sepolcro!  

2 commenti:

  1. In realtà, con le esperienze che ho fatto da qualche anno a questa parte, adesso so che è abbastanza inutile chiedersi prima che cosa è meglio fare all'occorrenza, e che l'unica fortuna che bisogna sperare di avere è un amico intelligente accanto. Nel senso che a lui che ci conosce e che conosce la circostanza ci si può affidare serenamente. Ogni ciscostanza è sempre diversa dall'altra, lo stato d'animo è difficilmente prevedibile adesso per allora. A me è capitato di dover scegliere per altri, già 3 volte nei miei 60 anni!, e il cuore non mi ha mai tradito.

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  2. Sono molte le cose che possono nascere sotto i migliori auspici ed animate dalle migliori intenzioni ma che poi si traducono in tragedia.

    Una persona sola, incapace di badare a sé stessa è un peso per la nostra civiltà, già in difficoltà nel badare agli anziani.

    Anziani, malati... tutti individui che costano (talvolta molto) e non rendono nulla.
    Non si ascoltano nemmeno più perché ci parlano di un tempo che non esiste più.

    Un anziano, malato, solo, non più autosufficiente, già tremendamente inutile, potrebbe essere guardato con maggior disprezzo se questo tale si ostina a voler vivere a nostre spese. Soprattutto se è straniero in terra straniera (aggravante).

    Che fastidio se questo peso morto non capisce che togliendosi di mezzo ci libera dal peso di doverlo accudire e mantenere in vita.

    Non darei alla nostra civiltà malata uno strumento per cui basta una sua firma per risolvere il problema.
    Una firma la si può estorcere molto facilmente (a me per esempio, basterebbe uno sguardo per capire che è meglio togliersi di mezzo e raggiungere i miei avi in dignità piuttosto che condividere l'esistenza con questi idioti).

    Non diamo loro questa bella chance. Prima o poi l'avranno, ma non diamogliela così facilmente.
    Siamo una civiltà malata.
    Vedo già polizze assicurative a premio conveniente se si deposita il documento che autorizza uno smaltimento celere ed economico del proprio essere in caso di....

    il tutto a termini di legge!

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