sabato 28 agosto 2010

Aborto: nessun parli.


C’è una parola che detesto: “abortista”, bruttissimo esempio di quel lessico fuorviante e disonesto che caratterizza l’era della comunicazione asservita. 
Come se esistesse una categoria di persone favorevoli ad ammazzare embrioni e feti. Come se intorno all'embrione, non ci fosse una persona, una famiglia, una storia. Come se la donna fosse solo un'irresponsabile fattrice che, poverina, non sa. 
Io non riesco a immaginare una solitudine più grande di una donna che debba decidere sulla sua gravidanza, appena mitigata dall’eventuale (rara) presenza di un compagno che ne senta la responsabilità quanto lei. Non riesco a immaginare che cosa potesse essere il calvario di questa donna prima le fosse riconosciuto il diritto di decidere, quando l'unica possibilità era scegliere tra il confessionale e il ferro da calza. L'unica cosa importante era che nessuno sapesse.  
Oggi che il passo gigantesco della tutela giuridica è stato compiuto, dobbiamo farne un altro, ancora più difficile: nessun parli. Perché io vorrei che questa donna non fosse mai additata, esposta, giudicata, lapidata. Io vorrei che questa donna fosse messa nelle condizioni di decidere con tutte le tutele di legge possibili, tutto il supporto psicologico, spirituale e medico possibile a una condizione: che lo abbia chiesto.
E se vogliamo davvero aiutarla, questa donna merita tutto il silenzio possibile di chi predica male e razzola peggio.
      

3 commenti:

  1. e lui? il possibile o impossibile futuro padre? io farei un pensiero anche alla sua triste situazione: deve affidarsi completamente alla decisione di lei, la portatrice del feto. Dall'abbisso della mia profonda ignoranza vorrei una risposta alla seguente mdomanda: è mai accaduto che un futuro padre abbia convinto la portarice del feto per metà suo di lui e per metà (solo!) di lei a portare a termine la gravidanza indesiderata per poi affidare il bambino a lui, al padre?

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  2. E chi difende il diritto alla vita del bambino?
    Giusto morire prima ancora di nascere?

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  3. Nascere è un diritto naturale che nessuno mette in discussione ed è tutelato dalla legge. Credo che il punto sia se a fronte di questo diritto la madre abbia solo doveri. Penso proprio di no, quindi il tema diventa la ricerca quasi impossibile di un delicato e molto privato equilibrio tra i due diritti; è importante per noi ricordare che quelli della madre esistono.

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