Prima soffrivo molto nel vederla stare con gli altri e non con me; adesso mi sono abituato e, anche se sono molto solo, me ne faccio una ragione. Lei non sa però che quando non c’è vago alla ricerca delle sue tracce: talvolta ritrovo il suo profumo intenso e me ne riempio le narici, quasi illudendomi perfettamente della sua presenza; allora, per goderne più a lungo, mi siedo e mentre socchiudo gli occhi scivolo inevitabilmente in un sonno leggero.
E’ un sonno con un occhio solo, perché ho paura di perdere il momento in cui la rivedrò davvero; ma riesco sempre a sognarla, sempre. I miei sogni riempiono tutte le sue assenze, tutti i suoi tradimenti, tutte le sue trascuratezze; non ho bisogno neanche di perdonarla, perché non ha colpe ai miei occhi. La cosa peggiore che allora mi può capitare è sognare che lei sia in collera con me, a volte succede; mentre dormo mi agito e mi lamento, finché un rumore provvidenziale non mi toglie dall’incubo: no, non è ancora lei, ma è meglio che io mi sia svegliato.
Ecco i suoi amici, sono contento di vederli: presto arriverà anche lei, ne sono certo; anche loro sono molto gentili con me, ma non è la stessa cosa: mi aiutano solo ad immaginarla ancora una volta, e per questo non mi vergogno di mostrare loro la mia gratitudine.
Eccola, eccola! Oh, quanta sofferenza vale la pena di sopportare per momenti come questo! Ti prego, guardami, guardami negli occhi, accarezzami! Sì, così, ancora, ancora! Voglio morire adesso, quando sei tutta per me, quando la mia felicità raggiunge la perfezione. La pace si impadronisce del mio essere, potrebbe succedermi qualunque cosa ma non ho paura: ora c’è lei e l’intero universo è mio. Sì, lei è proprio tutto quello che ho e tutto quanto mi basta, non chiedo nient’altro; solo sapere che esiste e vivere per una sua carezza che arriverà, non importa quando, per poter scodinzolare per lei, accucciarmi accanto a lei.
Il nero del mio pelo si confonde ormai con l’oscurità della notte; lei dorme e io l’ascolto dormire. Domani è un altro giorno della mia vita di cane, un altro giorno di grandi gioie con lei; forse mi farà uscire, forse addirittura senza guinzaglio. Indugio ancora un poco ad ascoltare il suo respiro; una tranquilla grattatina, e poi il muso mi crolla sul tappeto.
Mi è tornato alla mente questo raccontino che ho scritto più di dieci anni fa, perché l'altra notte ho sognato il mio cane immaginario, quello che oggi vorrei e non ho. Era grande, nero, con le grandi orecchie pendenti.
Dedicato a tutti quelli che desiderano un cane e per tante ragioni non possono; a chi ha perso il suo cane, a chi ne sente la mancanza. A tutti i padroni che sanno che quello che ho scritto è vero.
I tuo sogni possono diventare realtà http://www.alanidellafamigliamiscano.it visita questo sito! L'alano nella foto è Drakulia Queen dell'allevamento Famiglia Miscano!
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