mercoledì 8 dicembre 2010

I miracoli li fa solo la scienza


Tutto arriva a chi sa aspettare, e la scienza non delude. Ecco la storia di un miracolo che miracolo non fu.

Alla fine della prima guerra mondiale si contarono in Europa circa 8.000.000 di combattenti morti, ovviamente quasi solo maschi. Negli anni tra il 1915 e il 1925, "miracolosamente" le nascite di figli maschi s'impennarono paurosamente, come a bilanciare di nuovo il rapporto maschi/femmine normale. Lo stesso accadde, sia pure in misura minore, negli anni tra il 1945 e il 1950:

(clicca per ingrandire)

Ovviamente, il fenomeno fu portato ad esempio dell'intervento della divina provvidenza che tutto sa, tutto vede e opera di conseguenza (già che c'era, avrebbe potuto non far scoppiare la guerra, non era più facile?).
Purtroppo per questa tesi fideistica, uno studio del 2008 dell'Università di Newcastle ci spiega in maniera molto convincente che cosa è accaduto.         

Come si sa, il sesso del nascituro è determinato dal cromosoma (X o Y) che viene trasmesso dal padre. Si è sempre pensato, prima di questo studio, che la quantità di cromosomi X e Y che viene trasmessa all'atto della fecondazione è più o meno uguale ed è il caso a determinare quale sarà il cromosoma "fortunato".
Lo studio in questione ha studiato la genealogia di un migliaio di famiglie, risalendo fino al 1600, per scoprire che chi ha più fratelli tende a generare figli maschi e chi ha più sorelle tende a generare figlie femmine. Questo fa presupporre l'esistenza di un gene, cosiddetto del "fiocco azzurro" che determina una maggiore quantità di cromosomi Y trasmessi. I portatori del gene tenderanno a generare più figli maschi.

Supponiamo che nel 1914, allo scoppio della guerra, ci sia stata una famiglia con tre figli maschi e una femmina e un'altra con tre figlie femmine e un maschio (quattro figli sono un numero normale per l'epoca). Nella prima famiglia il papà e i figli maschi sono evidentemente portatori del gene "fiocco azzurro", nella seconda no. Se tutti i maschi sono partiti per la guerra, in quale delle due famiglie è più probabile che almeno un maschio faccia ritorno a casa sano e salvo?
Ecco che dopo la guerra la popolazione maschile in età riproduttiva subisce un forte sbilanciamento verso i portatori del "fiocco azzurro" e, di conseguenza, il numero di nascite maschili registra un forte incremento.

E' possibile, ma questa è una speculazione tutta mia, che il gene abbia avuto una valenza in tempi molto remoti, quando per centinaia di migliaia di anni i maschi erano tutti in giro a cacciare e le femmine tutte a "casa" ad accudire i  piccoli. Esposti alle intemperie e alle catastrofi naturali, i poveri maschi potevano essere decimati da alluvioni, incendi, eruzioni vulcaniche, terremoti e guerre territoriali. Chissà, forse il Neanderthal non aveva il "fioccco azzurro" e per questo è scomparso.
E' solo una teoria, il gene "fiocco azzurro" non è stato ancora identificato. Ma i dati genealogici raccolti parlano molto chiaro.
E' come quando si ipotizza l'esistenza di un pianeta solo per la perturbazione delle orbite degli altri, non per evidenza diretta: è il caso di Nettuno, scoperto nel 1846 esattamente nel punto dove si ipotizzava la sua esistenza perché le orbite degli altri pianeti, perturbate, facevano ritenere che fosse proprio lì.

Resto in fiduciosa attesa dell'evidenza del gene "fiocco azzurro". Preferisco aspettare una risposta che arriverà piuttosto che cercarne di più facili e immediate.
            

2 commenti:

  1. La scienza arriva talvolta a spiegare come funzionano le cose ma non si pone il problema del perché le cose esistano. Qui sta il grande interrogativo che ci riguarda tutti. Tutto questo bailamme di cose esistenti non ha spiegazione e probabilmente non ne avrà mai alcuna. Non è terreno d'indagine scientifica.

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  2. Il gene "Fiocco Azzurro", la cui esistenza prima o poi verrà scientificamente provata, ha da oggi il suo primo ricercatore e copy writer! Ma Anonimo porta la discussione su un altro livello e mi piacerebbe poter dire, senza essere accusata di eccessivo buonismo, che il bello sta proprio lì: il meccanismo delle nascite statisticamente studiato e scientificamente approfondito è prima di tutto utile alla riproduzione. Chiamatela come vi pare ma è la Natura che ha provveduto ad allestire questi meccanismi molto prima dell’invenzione della statistica, così come ha provveduto a dotare alcuni dell’intelligenza necessaria per … inventare la statistica. Ettore ci dirà che lo sviluppo del cervello umano non ha nulla a che vedere con la Provvidenza (possibile altro nome della Natura), ma questo è ancora tutto da provare.

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