domenica 5 giugno 2011

Qualche birillo è caduto ma non è ancora uno strike

Siamo nel momento più pericoloso. E' un momento di grande speranza, tanti segnali positivi ci sono, la gente ha mostrato di averne piene le scatole, ma non dimentichiamo con chi abbiamo a che fare. 
Il delinquente abituale è lì e delinquerà, non conosce altro modo di agire. Né potrebbe, ha sempre fatto così e sa fare solo così.
Ma adesso abbiamo speranza.

Ma sapete perché abbiamo speranza? Non certo perché il PD salta vergognosamente sul carro dei candidati vincitori che non erano i suoi, non certo perché Bersani si è scoperto improvvisamente anti-nuclearista (non così nel 2007, leggete qui), non certo perché adesso tutti sposano i referendum che ha portato avanti Di Pietro.

No, abbiamo speranza solo perché il delinquente abituale si è rincoglionito.
La verità è che si sta seppellendo con le sue mani, incapace di uscire dalle sue stereotipate fissazioni, monocorde, noiosissimo e sempre più inascoltabile, farlo parlare a sostegno di qualcuno è garanzia di far perdere questo qualcuno. Non ha più cartucce, il suo "share" è vicino a zero.

Se proprio non c'è altro mezzo, bene così. Ma i punti cruciali sono due: primo, fino a dove arriverà il delinquente abituale? Secondo, se completa il suo auto-seppellimento, qual'è la proposta dell'opposizione? Voi avete sentito qualcosa? 

Sic stantibus rebus, io vedo la concreta possibilità di un rapido passaggio dal berlusconismo ad un qualcosaltrismo, per esempio montezemolismo. E state pur tranquilli che questa opposizone plauderebbe al nuovo, pensate a D'Alema. Certo, peggio non sarà, ma non è quello che sognavo.  

Allora un messaggio per chi ancora sogna: non accontentiamoci del sogno di vedere il delinquente abituale dietro le sbarre (sì, ce l'abbiamo tutti); non può essere uno scopo quando si parla del futuro. Quello è già passato.           




     

4 commenti:

  1. Il futuro politico di questo nostro paese è già ...dietro alle nostre spalle, è già passato. Non vedo novità in fatto di programmi e di persone. Vedo solo gente che, una volta raggiunto il potere, se lo tiene stretto "per sè e per i suoi" come suggerito dalle lapidi tombali.
    Piccoli squarci di speranza vengono dalle piazze: le donne e le famiglie nelle piazze di marzo e, l'altro ieri a Milano, 25km di code per stringere la mano a Pisapia. Squarci che andrebbero allargati, coltivati e affidati a chi crede veramente nella funzione della politica. C'è qualcuno? Ma, mi sembra già tutto visto e rivisto. Sarò pessimista ma non ho nessuna fiducia negli italiani come comunità. Bravi sarti, scarpari, architetti, costruttori, scienziati, talvolta geniali ma sempre da soli, splendidi individui, orribili collettivi. E' un pò come nelle assemblee di condominio quando gli italiani danno il peggio di loro!

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  2. coltivo speranze che a contribuire alla spallata ci sia il crescente numero di giovani che arrivano all'età giusta per votare e che non si informano tramite i circuiti controllati e influenzati dal nano ma sulla rete, e discutendone tra loro. l'elettorato del nano è vecchio o disilluso e finalmente si intravede la possibilità che qualcuno riaffermi i valori della cultura e della tolleranza. ogni volta che vi capita di vederne, di incontrarne, di ascoltarne, coltivate in loro questo sogno. Noi no, ma loro avranno il tempo di vedere tra 30-40 anni il ritorno del predominio della cultura sul becerismo. speriamo

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  3. La foto Moratti vs Totò e' sublime!

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  4. A' Zeta3, è Stan Laurel! Quale Totò?

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